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Hackerare Android con Kali Linux: tutto quello che devi sapere

Indice
  1. Come hackerare un telefono con Kali Linux
  2. Conclusioni: accedere a Android con Kali Linux è possibile

Un nome che nel corso degli ultimi anni è salito alle luci della ribalta se parliamo di monitoraggio e di hacking è quello di Kali Linux. Forse avete già sentito parlare di chi riesce ad hackerare Android con Kali Linux: in caso contrario siete capitati all’interno dell’articolo giusto.

All’interno di questo articolo vi spiegheremo come hackerare un cellulare sfruttando tutti gli strumenti forniti all’interno di Kali Linux, una distribuzione del noto sistema operativo libero realizzata appositamente per questo genere di scopi. Le competenze informatiche possono aiutare ma, in generale, utilizzare Kali Linux a proprio vantaggio sarà possibile anche da inesperti!

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Come hackerare un telefono con Kali Linux

Riuscire nel come hackerare un telefono con Kali Linux non è impossibile: la procedura è sicuramente più complicata di quanto solitamente si fa con i software per il monitoraggio ma resta alla portata di chiunque abbia un po’ di confidenza con il mondo dell’informatica. In questa guida cercheremo di essere quanto più chiari possibile, così da lasciare poco spazio ai dubbi e alle imprecisioni.

Prerequisiti per hackerare con Kali Linux

Prima di cominciare a effettuare un analisi approfondita del come effettivamente hackerare con Kali Linux è necessario capire quali sono gli strumenti che ci permetteranno di fare la magia.

Nello specifico avremo bisogno dei seguenti strumenti:

  • ADB (Android Debug Bridge): questo è uno strumento che permette di far comunicare a basso livello computer e smartphone.
  • Fastboot: questo strumento è un’interfaccia a linea di comando necessaria per effettuare flashing, boot particolari e altre amenità su Android.
  • Kali Nethunter: questo strumento è una piattaforma per eseguire i penetration test su Android, utili per effettivamente hackerare il telefono.

Passo 1: Connettere il dispositivo al computer

Se ti chiedi come hackerare un telefono con Kali, beh, devi sapere che la prima cosa da fare è effettivamente quella di instaurare una connessione tra i due dispositivi.In questo caso è necessario attivare l’USB debugging dalle impostazioni del telefono e usare un cavo USB per collegare il dispositivo a una delle porte USB presenti sul computer.

Passo 2: Aprire il terminale

Ora da computer si inizia a giocare sul serio. Per prima cosa è necessario avviare il terminale del computer, così da poter iniziare a utilizzare nella maniera corretta gli strumenti di cui Kali Linux è dotato. In questo caso è possibile cercare manualmente all’interno della lista di applicazione il terminale oppure utilizzare la combinazione di tasti CTLR + ALT + T.

Passo 3: Verificare il collegamento

A questo punto portiamo il puntatore sul terminale e selezioniamo l’interfaccia con la riga di testo. Qui inseriamo il comando adb devices e premiamo il tasto invio. A questo punto il sistema cercherà di capire se tra le sue connessioni USB ci sarà un telefono Android pronto alla comunicazione; se il dispositivo è connesso correttamente a schermo vedremo il numero seriale dello stesso.

Passo 4: Ottenere l’accesso di tipo Shell

Adesso per poter proseguire dovremo per forza di cose ottenere l’accesso di tipo “shell” al sistema operativo dello smartphone; in questo caso dovremo nuovamente portare il puntatore sul terminale e digitare dalla tastiera la stringa di testo adb shell, premendo poi il tasto invio. In questo modo apriremo un secondo terminale a schermo, stavolta con privilegi specifici per il dispositivo Android collegato.

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Passo 5: Migliorare i privilegi sul dispositivo

A questo punto dovremo per forza di cose ottenere un accesso di tipo root da terminale. Per fare ciò andiamo sul terminale shell legato al dispositivo Android collegato e digitiamo questo semplice comando su, premendo poi il tasto invio sulla tastiera. A questo punto, se il dispositivo Android è stato rootato, avremo il completo controllo del telefono e potremo farci ciò che preferiamo.

Passo 6: Installare Kali Nethunter

Adesso è arrivato il momento di sfruttare al massimo le interazioni tra Linux e il telefono installando lo strumento Kali Nethunter. Per fare ciò è necessario scaricare l’APK di Kali Nethunter e installarlo sul dispositivo Android; in questo caso è necessario abilitare l’installazione di applicazioni da sorgenti sconosciute per riuscire nello scopo; quest’ultima cosa si può fare facilmente dalle impostazioni del telefono.

Passo 7: Avviare Kali NetHunter

Una volta installato Kali NetHunter non resta che dargli modo di fare il suo lavoro; per prima cosa è necessario trovare l’applicazione dal drawer o dalla lista dello stesso e, semplicemente, avviare l’eseguibile. Durante il primo avvio il sistema ci chiederà di concedere allo strumento informatico in questione un sacco di permessi diversi; facciamo tap su consenti tutte le volte!

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Passo 8: Attivare l’SSH

Una volta avviato Kali NetHunter dovremo attivare il servizio noto come SSH, ovvero una shell a elevato livello di sicurezza che ci permetterà di accedere al dispositivo Android anche da remoto. Per fare ciò semplicemente, dall’interno di NetHunter, cerchiamo la voce “servizi” e attiviamo il servizio SSH premendo sull’interruttore corrispondente; fatto ciò potremo passare al prossimo passo, ovvero la ricerca dell’indirizzo IP.

Passo 9: Trovare l’indirizzo IP del dispositivo

Per effettuare l’accesso da remoto dobbiamo dare agli strumenti del caso una direzione; quest’ultima è rappresentata dall’indirizzo IP a cui è associato lo smartphone che vogliamo monitorare. Per trovare l’indirizzo IP apriamo le impostazioni del telefono e andiamo, rispettivamente, prima su Informazioni sul telefono e poi su Informazioni sullo stato. Cerchiamo di segnarci dove possibile il valore del campo indirizzo IP: è quello di cui abbiamo bisogno.

Passo 10: Accedere al dispositivo attraverso l’SSH

Apriamo il terminale di Kali Linux e digitiamo al suo interno la seguente stringa di testo: ssh root@<Android_IP_address>. Chiaramente al posto di android_IP_address dovremo inserire l’indirizzo IP che abbiamo trovato dalle impostazioni del telefono; una volta premuto invio (dopo aver inserito l’indirizzo corretto) daremo inizio a una connessione sicura tra i due dispositivi.

Passo 11: Confermare la connessione

Una volta effettuata la connessione tramite SSH avremo accesso a un nuovo terminale da PC, questa volta dotato dei privilegi di root. Da questo terminale, sfruttando i tool integrati in Kali Linux, potremo esplorare Android; possiamo usare il comando help per farci dare una lista delle operazioni possibili così da semplificarci per quanto possibile la vita.

Conclusioni: accedere a Android con Kali Linux è possibile

Kali Linux e Android sono un’accoppiata formidabile se si desidera accedere al telefono da remoto; una volta effettuata la connessione in maniera definitiva accedere ai dati o alle applicazioni può diventare un po’ più difficile di quanto fatto prima ma niente che un po’ di sana esperienza con l’informatica non possa mediare con successo.

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